Pubblicato in " Appunti "  novembre   2019   anno XVI  n 12  HOME

 

Dagli anni intrepidi alla oscura  quotidianità

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 Nel nostro paese la  polemica  politica si incentra sui personaggi che di volta in volta occupano la scena, schierandoci, come se fossimo tifosi a una partita di calcio: ora su Salvini, prima su Renzi, per quasi un ventennio su Berlusconi : pro o contro ma cogliendo aspetti secondari: il truce, il bullo, il corruttore. E un fenomeno comune  nella storia  ma a mio parere è acuito dal fatto che dopo la caduta del comunismo  non esistono  più scelte radicali, modelli politici e civili contrapposti Un tempo ci si batteva per la patria, per il comunismo, per la democrazia,  tutte grandi cause il cui conflitto ha poi provocato  milioni di morti. Nel secolo breve si combatteva e si moriva a Madrid, a Leningrado,  in Corea, in Viet nam. Ora non ci sono più quel grandi ideali  e qualcuno in nostalgia si inventa di  fascisti e comunisti  che non esistono più tranne minuscole cerchie del tutto ininfluenti. I politici  di destra  o di sinistra ( ma esistono ancora destra e sinistra?)  seguono in realtà le stesse politiche , quelle uniche e obbligate

Gli anni intrepidi sono passati e ora ci sono anni di oscura quotidianità     

 La gente non avvertiva poi grandi differenze  se al governo c’era  Berlusconi o Prodi; chi di noi potrebbe ricordare dalla  sua  vita personale se, mettiamo, nell’ anno 2001 governava l uno  l altro mentre tutti avvertivano la differenza prima di Mussolini, con Mussoline  e dopo Mussolini ( all est;  con Stalin o  Krusciov o Yeltsin  )

 Prendiamo ad esempio  Salvini.  Il clou della sua azione è stata il contrasto ai clandestini;  ma  vediamo  i fatti

Salvini ha fermato le  navi ONG per qualche settimana  in  mare.  Ben poca cosa  se consideriamo che durante il governo del PD abbiamo pagato i capi tribu del sud Libia  per non farli passare, abbiamo soprattutto armato e pagato la guarda costiera libica ( in realtà poco più che una banda ) perchè facessero il lavoro sporco  al nostro posto (le spaventose prigioni libiche) e la immigrazione è crollata radicalmente. I governi in realtà non hanno scelta: negli anni precedenti erano sbarcati 600 mila clandestini ma la maggioranza si era poi dileguata  passando alla  spicciolata nei paesi del nord Quando questi hanno chiuso le frontiere  abbiamo dovuto chiuderle  anche noi : non abbiamo scelta, non dipende da noi: se  tutto il mondo avanzato chiude all’immigrazione dobbiamo farlo anche noi qualunque cosa dica la Costituzione , il papa o gli intellettuali

 Ora le Sardine riempiono le piazze contro Salvini: ma in realtà hanno una politica alternativa? Possiamo veramente pensare di accogliere tutti i migranti dalla  Libia? Certamente no. Allora di che  parliamo , se non di aspetti marginali?

 Lo stesso discorso possiamo  fare per la UE. Salvini il sovranista si è posto come l’alternativa alla UE ma al momento  in cui  si è reso conto della  impossibilita di uscire dall’euro ogni velleità è venuta meno: la flat tax non si può fare, nemmeno lontanamente  tranne qualche piccolo e insignificante ritocco qua e la.  Io sono convinto che la crisi è stata  voluta da Salvini proprio nel momento  in cui si è reso conto che non poteva mantenere quanto aveva promesso, nemmeno lontanamente 

la Lega  il PD , M5S non sono la causa di un processo storico che travolge tutto l Occidente, al massimo ne sono l’effetto
Potremmo discutere se i loro programmi possano o meno essere il rimedio: ma in realtà non hanno veramente dei programmi che affrontino kl complesso dei problemi. Si limitano a gestire alla men peggio la situazione del momento e soprattutto a raccogliere il consenso immediato.
Il vero dramma è che nessuno presenta soluzioni perchè nessuno si pone il problema
reale:tutti cercano di strappare a Bruxelles si indebitarsi ancora un po per contentare gli elettori: ma aumentare il debito certo non è la soluzione

 Il problema vero è che l ’economia mondiale è ormai  governata  a livello globale. La   globalizzazione agisce a livello  mondiale, lo stato  a livello locale e quindi può fare poco. In  pratica  amministra i problemi locali  e, a livello locale, le direttive globali. In pratica i governi nazionali  svolgono le funzioni dei sindaci

Certamente il rifiuto del progresso tecnologico (luddismo)  non è la soluzione perché non sono le macchine il nostro problema Infatti il progresso tecnico ha trasformate le nostre società della penuria, della povertà di quasi tutti in quella dell’abbondanza dei consumi di massa, magari eccessivi
Il processo si è interrotto negli ultimi anni A mio parere a causa del liberismo internazionale (globalizzazione) con l’ingresso di una sterminata massa di lavoratori pronti a qualunque lavoro a qualunque salario a qualunque condizione.
La ex  ILVA può produrre più acciaio di quanto potremmo mai utilizzare : ma perché produrre a Taranto quanto in India lo si può produrre a meta prezzo, con meno salari, meno controlli, meno tasse.
Pertanto  nel mondo esiste una grande scelta ed è quella pro o contro la globalizzazione Gli USA hanno  iniziato a invertire la direzione della  globalizzazione ed ha conseguito risultati eclatanti, malgrado  l’improvvisazione e la  inadeguatezza  di Trump che evidentemente contano anche poco

 L Italia è un paese troppo povero e debole per iniziare un processo del genere autonomamente  La  speranza è che la spinta degli USA spinga anche il resto del mondo progredito  ad adeguarsi , a limitare la globalizzazione che sembrava promettere un progresso  senza limiti e che invece  ha fatto si che per la prima volta da secoli le nuove generazioni vivano peggio delle  precedenti