Pubblicato in  Italianotizie  23 /06/21 Home

 

 

 Il dramma di Saman Abbas

 

 

 

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

Il caso dell’assassinio (almeno cosi pare) della  giovane Saman Abbas di origine pakistana da parte dei suoi stessi familiari ha provocato unanime commozione e soprattutto unanime indignazione  e ancora scatenato accese polemiche. C’è chi ha colto  l’occasione per ribadire la insofferenza  all’immigrazione, chi ha ribadito che l’ islam  è inconciliabile con la  nostra civiltà e chi, sostenitore del multiculturalismo  e dell’integrazione,  ha cercato  con molto imbarazzo di interpetrare  il caso come una eccezione ché anche da noi ci sono tanti femminicidi.

Al di la delle semplificazione,  delle letture  strumentali cerchiamo di capire i termini di questa terribile tragedia.

Innanzi tutto il caso è stato presentato come il  rifiuto di un matrimonio combinato ma questo è solo l elemento scatenante di una situazione  ben più complessa.

Innanzi tutto la scelta  di un fidanzato italiano  comporta per una ragazza  anche rapporti sessuali prematrimoniali che ormai sono la regola  nel mostra mondo.  Ma questa fatto viene visto come la perdita  di onore non solo della ragazza ma di tutto la famiglia. La scelta poi del matrimonio combinato significa anche  la rottura di una tradizione  secolare, praticamente di sempre. Nel complesso quindi  Saman ha rinnegato la tradizionale cultura della sua famiglia per abbracciare  quelle  occidentali. La famiglia si sente allora  tradita, disonorata anche e reagisce con inaudita violenza  anche in mancanza di una autorità pubblica che possa fare giustizia.

Questi schematicamente i fatti, vediamo di valutarli

 Il problema  più discusso è il rapporto con l’islam  Alcuni giustamente  fanno notare che il matrimonio  combinato ( come  la infibulazione, e altri usi ) non sono propriamente  prescritte dal corano.  E’ vero, tuttavia in fondo questo è un semplice cavillo: occorre invece esaminare il  rapporto fra usi e Islam,  In linea generale l’islam, come ogni religione in parte determina ma in massima parte semplicemente recepisce e sancisce il costume  dell’ ambiente nel quale è nata e si è diffusa. La condiziona di sottomissione  della donna, della verginità pre matrimoniale, del matrimonio deciso dalla famiglia  erano presenti  gia  nell’ ambiente di diffusione  dell’islam e quindi sono state recepiti  dall’islam stesso. Diciamo più esattamente che questi  principi erano unanimemente presenti in tutte le culture fino a qualche generazione fa anche nella nostra.  Fino all’800 anche da noi i matrimoni erano decisi dalle famiglie e si riteneva del tutto inappropriato  che dei ragazzi e soprattutto delle giovanissime ragazze  fossero in grado di scegliere. Il matrimonio era la continuazione della famiglia e pertanto era un affare di famiglia, non individuale.  Si ricordi ad esempio  “I  rusteghi ” del Goldoni in cui   il problema era la possibilità che almeno giovani si vedessero una volta prima delle  nozze. Cosi  il fatto che i mariti potessero picchiare le mogli era un uso generalmente accettato nelle classi popolari. Anche la verginità pre matrimoniali era un requisito essenziale   per un sano matrimonio.   Cosi  le nostre leggi ammettevano  in sostanza il delitto di onore, a volte anche da parte dei genitori della  donna ( si ricordi la  baronessa di Carini )

E’ vero pero che le  religioni santificando  certo principi, li cristallizzano  rendendone oltremodo difficile  il superamento.

 Ora il cristianesimo  si è adeguato abbastanza a una società più

libera  e diversa ma noterei che certi principi, in modo particolare per l’etica sessuale, vengono mantenuti dalla  chiesa anche se in pratica i fedeli  stessi non li rispettano più ( rapporti pre-matrimoniali, metodi anti concezionali, divorzi)

  Per l islam l’adattamento  è più difficile perchè mentre il cristianesimo è sostanzialmente   una ascesi a Dio  l islam invece è soprattutto una serie  di regole che pervadono tutto  i rapporti umani.  Tuttavia esiste  anche un islam moderato  che si sforza di conciliarsi con il mondo occidentale.

 Diciamo quindi che si tratta  di uno scontro fra il passato, rappresentato nel caso specifico da islamici, e il presente  del nostro mondo.

Ora gli immigrati di qualunque  cultura tendono sempre a conservare la propria  integralmente in un mondo alieno  cosi come  è sempre stato.  Le nuove generazioni, però, vissute ed educate  in nel mondo alieno si trovano in bilico fra quel mondo e quello dei genitori.  Il  conflitto naturale padre- figli adolescenti assume allora contorni drammatici. Non è facile  per i figli rinnegare i genitori e non è facile per  i genitori accettare figli ormai alieni. Diciamo che questo è un  problema  che hanno tutti gli immigrati Naturalmente se le differenze culturali sono poche,  ad esempio per gli immigrati dell est europeo e gli italiani in Europa  e in America,  il problema   è  superabile senza grosse difficoltà ma diventa  drammatico per quelle  comunità  che hanno tradizione del tutto diverse.

Tutto questo pero non giustifica  in nessun modo l’ assassinio di un  figlio, un fatto terribile e inaccettabile per qualunque  cultura, contrario a alla  natura propria della genitorialità. E triste vedere figli che seguono strade diverse da quelle  che riteniamo quelle giuste ma niente puo giustificare una violenza cosi inumana.

In ogni caso  si può seguire tutte le culture che si vogliono ma sempre  nel rispetto delle  nostre leggi. Non è vietato il matrimonio combinato dalla  famiglia ma è vietato costringere qualcuno a sposarsi: secondo le nostre leggi   occorre sempre e comunque il libero assenso di ambedue  i contraenti.