Pubblicato in " Appunti "  gennaio  2020   anno XVII  n 1  HOME

 

 

Parlare alla pancia 

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 

 

È diventata comune la strana locuzione “parlare alla pancia “ Ma che significa esattamente ?

Tutti hanno le proprie opinioni  perché le ritengono corrispondenti alla realtà, mentalmente:  che c’entra la pancia? .Niente, ovviamente 

Si vuole però indicare che si sollecitano i sentimenti, la emotività  (rabbia, invidia)  e non la razionalità. Ma in qualunque opinione  è ben difficile distinguere un elemento puramente razionale dalla emotività.

Diciamo allora più propriamente  che  parlare alla pancia vuol dire che non si tiene conto  dei dati oggettivi della realtà:   per esempio il numero reale dei migranti rispetto al sentimento di insofferenza verso di essi  

Non è pero realistico che la gente comune abbia chiara nozione dei dati reali e basarsi su di essi per  decidere. In  realtà i dati andrebbero valutati: spesso  le statistiche sono poco attendibili,  fatte  male  perché si vuole di dimostrare qualcosa  prima ancora che conoscere la realtà oggettiva.  Soprattutto  vanno interpretati  : se il tasso  dei carcerati extracomunitari è tanto alto posso  pensare che dipenda soprattutto da difficolta  di avere avvocati validi  e di arresti domiciliari ( ingiustizia sociale) o dal fatto che i migranti delinquono di più per cultura, oppure (come pare più attendibile ) perché hanno difficolta di inserimento lavorativo    

 Ma il punto essenziale,  però, é  che  i dati hanno significato solo all’interno di un sistema di pensiero 

  Arriviamo a quello che gli storici  chiamano a volte mentalità,  i logici  meta discorso, in filosofia  ermeneutica. Ogni nostro discorso comune, logico o scientifico parte sempre da un pregiudizio  e lo verifica  e solo con grande difficolta lo  abbandona

E non bisogna pensare che la mentalità è  il pregiudizio siano solo degli ignoranti; ognuno,  colto o ignorante,  pensa quello che pensa per motivi complessi a volte indecifrabili, a volte chiari: tutti li abbiamo e sono la base della conoscenza  anzi sono più forti in quelli più istruiti 

Per fare un esempio di attualità al quale in genere si riferisce spesso quando si dice “parlare alla pancia”, parliamo dei migranti : il problema non è tanto nel numero dei sbarcati ( dettaglio secondario) ma nel fatto che negli  ultimi anni si è avuto un cambio di mentalità, legato alla crisi della  globalizzazione in senso lato

Nell’attuale momento storico siamo alla crisi della globalizzazione nei tre aspetti del mercato globale, della emigrazione, della diffusione  dei principi civili (praticamente quelli europei ) perché la gente dell’Occidente vede per esperienza che quel mondo di prosperità e di benessere  che essa prometteva non si è realizzato, anzi si è avuto una inversione del processo di benessere  mai avuto prima nella storia

Quindi i migranti sono in genere inquadrati nel processo di globalizzazione: è conseguentemente  vengono  valutati positivamente o negativamente  a seconda  di come viene valutato la globalizzazione  

Si era sperato in una età di benessere con la globalizzazione  dell’economia,  delle persone , dei principi e questo non è accaduto per motivi complessi

Di fronte a questo le statistiche, per altro problematiche, contano molto meno

 

Allargando il discorso diciamo che non sono tanto i fatti particolari a dare significato all’insieme quanto i fatti particolari che prendono significato.

 Facciamo un esempio pittoresco

 

 Per noi moderni occidentali  appare  normale che una ragazzina di 14 anni faccia sesso purché rigorosamente fuori dal matrimonio  che ci farebbe inorridire; per gli islamici (o per i nostri progenitori)  appare normale che una ragazzina  faccia sesso ma rigorosamente nell’ambito del matrimonio altrimenti sarebbe da inorridire   Ciascuno può portare argomenti  all’una o all’altra  opinione  e crederà in perfetta  buona fede che i suoi siano quelli razionali

In  realtà il problema è che nel secolo scorso si è determinato un cambiamento di  mentalità che  inquadra gli stessi fatti in modo del tutto opposto a quello precedente:  a cominciare dal fatto che per noi a 14 anni si è una ragazzina e non ancora  una vera donna : ma  14 anni era l eta di Giulietta, di Desdemona di madame  Batterfly , Aisha ebbe l onore di sposare il 54nne  Profesta a 9 anni (in realtà a 11, appena pubere) 

 

 Accade che ciascuno ritiene   che i sostenitori della posizione  opposta  siano irrazionali ma in realtà noi confondiamo due cose diverse: razionale e vero che sono cose diverse.

 Razionale (logico) riguarda il concatenarsi dei concetti (oggettivamente  verificabile) che è cosa affatto  diversa dal  vero cioé  di  corrispondenza alla realtà ( cosa estremamente  problematica)  

Facciamo  un esempio banale  
 Poiche gli uomini  volano ,allora Tizio, che è un uomo,  vola

 Questo è  un ragionamento assolutamente razionale ( logico) ma la conclusione è falsa

 ma se diciamo:

 poiche gli uomini volano  e Tizio è un uomo, tizio non vola  

 il ragionamento è chiaramente illogico ma la  conclusione è vera

Ora, passando a un esempio reale,  il primitivo che ringrazia gli spiriti perchè pensa che siano essi che  fanno crescere bene le messi è altrettanto razionale (logico)  dell’agronomo  che  sceglie i fertilizzanti : le premesse sono diverse, le prime false le seconde  vere ( ma poi sarà cosi?)

 Allora, in conclusione, gli atteggiamenti   della gente e quindi gli avvenimenti che determinano  non dipendono da razionalità o irrazionalità ma dalle premesse mentali di una civiltà, di un gruppo,  di cui si ha scarsa  coscienza

Facciamo altri esempi storici

Ma perché mai un popolo cosi civile come i tedeschi credette veramente che gli ebrei fossero l’infezione del mondo, perchè  gli intellettuali credettero che  il regno del terrore di  Stalin e poi di Mao portasse alla liberazione dell’umanità ?

E per estendere il discorso : quelli che condannarono Galilei era fra i più dotti del tempo (Bellarmino ), cosi come lo erano quelli della Santa  Inquisizioni ,  e quanti  morti fecero le sottili questioni cristologiche che a noi appaiono incomprensibili