Pubblicato   da    www.americacallsitaly.org dicembre  2008.          HOME          

RITORNA IL FASCISMO ?

 

Ma che si intende per "fascismo" ?

 

Giovanni De Sio Cesari

(www.giovannidesio.it)

 

 Di tanto in tanto corrono voci in Italia su un presunto pericolo fascista e quindi sulla necessitaà di una mobilitazione delle coscienze, con  richiamo alla Resistenza che sarebbe ancora da rinnovare

Pare quasi per alcuni  che siamo nella Spagna del ‘36 e nell’Europa del 39 quando due mondi inconciliabili stavano per affrontarsi in una epica battaglia  con milioni di morti e distruzioni immani quanto mai  si ne erano mai viste nel corso della pure tormentata storia del  mondo

 

 Nulla di tutto questo sta accadendo: abbiamo molti e gravi problemi come la crisi finanziaria che nessuno sa veramente come combattere, alla quale si sta aggiungendo la crisi  dell'economia  reale, abbiamo uno stato disastrato. Basta leggere i giornali o accendere la TV per essere preoccupati  ma non certo per il ritorno del fascismo

 Il problema preliminare è di mettersi d'accordo su cosa intendiamo per fascismo. Ora se noi intendiamo per  fascismo il male in generale allora c'è fascismo dappertutto, se intendiamo  per fascismo tutto ciò che è diverso dai gruppuscoli della estrema sinistra ( la cosi detta Sinistra Alternativa) e allora tutto il mondo è fascista

Ma se propriamente intendiamo per fascismo  il movimento storico ideologico  esso è finito, definitivamente, due generazioni fa

Il fascismo fu un movimento diffuso solo per pochi anni al massimo 20 in Italia , il nazismo solo 12 in Germania): una parentesi brevissima  in termini storici

 

Vediamo cosa è stato infatti il fascismo storicamente.

E’ ormai idea condivisa da tutti, da oltre un secolo, che la sovranità appartiene al popolo: il problema e' COME essa si manifesta.  Nei regimi a partito unico (fascismi comunismo bath ecc ecc) si ritiene che la volontà popolare si manifesta  attraverso il PARTITO unico. Nelle democrazie invece la volontà popolare  e' rappresentata dalla  maggioranza degli elettori che scelgono in una pluralità di partiti che hanno tutti libertà di manifestare  il proprio orientamento.

 Le democrazia invece è caratterizzata  dal dissenso ( non dal consenso ): e'  possibile alle  minoranze diffondere liberamente  il proprio pensiero: come afferma  la nostra costituzione ”Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. e i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.”

 Dopo il  1917 comincio Lenin ad  affermare che i bolscevici erano la  autocoscienza del popolo ( dei proletari)  a prescindere  dal fatto che avessero o meno la maggioranza:” UN” partito cosi divenne “IL” partito contro la tradizione socialista e contro il pensiero stesso di  Marx

Il fascismo copiò sostanzialmente il modello sovietico.

Mussolini, ex socialista, affermo che il fascismo era la autocoscienza del popolo italiano, sostituendo i valori comunisti con i loro contrari (nazionalismo ed economia di mercato in contrasto con internazionalismo e statalizzazione) e considerò la democrazia una aberrazione da superare definitivamente.  Il modello fui poi ripreso da Hitler ( partito non a caso definito “nazional socialista” ) ma con contenuti molto diversi, come Togliatti ebbe a evidenziare  fin dal 1935

Con il 45  l’idea del partito unico  come espressione del popolo tramontò definitivamente in Occidente, tranne che nel campo comunista

Le dittature militari, caratteristiche del Sud America (Pinochet in Cile, Videla in Argentina ecc )sono cosa del tutto diversa: esse non affermano  affatto che il popolo si esprime in un partito unico che non esiste e anzi tutti i partiti sono sospesi: ma è l’esercito che proclama che lo stato è in grave pericolo e che la democrazia non è in grado di funzionare : la democrazia viene quindi sospesa (NON abolita) tanto che dopo un certo tempo viene ripristinata  (anche dallo  stesso Pinochet ): non si presenta come una alternativa alla democrazia ( come il fascismo) ma solo come una sospensione momentanea ad opera del’esercito, nella sua funzione di  difensore dello stato

 Il fenomeno  non interessa solo l’America latina ma anche la Grecia dei colonnelli e  l’India di Gandhi , la Turchia dei militari ecc.

 

Goffi ed improbabili   piani di colpo di stato ci furono negli anni 60 anche in Italia: ma non si ipotizzava il fascismo ma una dittatura militare nel caso che le democrazia non avesse retto:  la democrazia si mostrò saldissima e i piani naufragarono definitivamente.

 

 

Se indichiamo con fascismo tutti i regimi dittatoriali (senza pluralismo politico)  allora sarebbero fascisti anche la Russia di Stalin, l’Egitto di Nasser,l’Arabia dei Saud ,  l’Afganistan dei Talebani, la Cina attuale con una confusione concettuale generale

Ancora più confuso  se con fascismo  indichiamo genericamente il capitalismo, l’anti comunismo, o fenomeni  sempre presenti nella storia come  la violenza , la prepotenza , le ingiustizie il maschilismo ecc. 

In questo modo si ha l’impressione di combattere sempre il fascismo: ma in realtà semplicemente si da  il nome di fascismo a quello che, a torto o a ragione, disapproviamo.

A Piazza Navona  si trovarono solo  qualche decina di teppisti che inneggiavano al fascismo  con  bastoni e  manganelli contro una manifestazione  pacifica  e civile di centinaia di migliaia di persone. Se sui muri si trovano scritte del tipo "W il duce "  bisogna tener presente che forse solo uno su diecimila scrive sui muri e solo uno su cento di essi forse scrive frasi simili : non significa affatto che queste idee siano diffuse: sarebbe un errore di campionatura, come si dice in sociologia  
Se su 100 persone ( mettiamo una scuola in viaggio) uno solo ha una certa opinione non viene preso nemmeno in considerazione

Ma se siamo 50 milioni allora solo anche solo 1% significa ben 500 mila persone: solo il 2%  di essi  cioè lo 0,02di essi ( cioe 10.000 persone) riempirebbero piazza Navona: : ma sarebbero comunque  una minoranza insignificante. Solo se   rimaniamo  in ambienti circoscritti e limitati si può avere l' impressione della loro rilevanza

 

 

 

 

ALLARME SON FASCISTI?

ttp://pierluigizanata.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/politicasilenzifascismo_e_dintorni

 

Gli assalti di Azione studentesca, movimento di destra, alle sedi della Cgil possono essere considerati espressione di azioni squadristiche?

In Italia c’ e’ il pericolo di un nuovo fascismo?

Credo di si’.

Nell’ agosto scorso Beppe del Colle, di ‘’Famiglia Cristiana’’ parlo’ di un’ Italia a rischio fascismo. In un interessante confronto a cinque (Beppe Del Colle, Pancho Pardi, senatore dell’ IDV e promotore dei Girotondi,  Walter Veltroni, segretario del PD, Paolo Flores D’ Arcais, direttore di Micromega,  e Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 Ore) pubblicato da Micromega, con il titolo ‘’Allarme son fascisti?’’, spiego’ di avere ripreso una frase di Pierre Hassner, di Esprit la rivista fondata da Mounier, nella quale diceva che sembra di poter dire che in Europa stia rinascendo il fascismo, ‘’sotto altre forme’’. ‘’Ho ripreso su Famiglia Cristiana – disse Del Colle – tralasciando il resto della frase di Hasner : Lo si vede nell’ autoritarismo di Putin e nel populismo di Berlusconi. ‘’Sotto altre forme’’ e’ un’ espressone di cui dobbiamo tenere conto. Perche’ certamente non si puo’ dire che Berlusconi sia un nuovo Mussolini, ne’ che aspiri a governare l‘ Italia con il manganello, non ne ha bisogno; ma con il suo populismo, come lo definisce Hassner, e’ uno strumento che puo’ facilitare un modo di governo decisionista plebiscitario. Certo – continuo’ - l’ immagine del partito di Belusconi, prima Forza Italia (nato sul clone di Publitalia) e adesso Popolo della liberta’ (nato sul predellino di un’ auto una sera qualunque) e’ difficile da incardinare in nuna storia politica occidentale tradizionale. Un partito che in una quindicina d’ anni ha tenuto un solo congresso, senza una sola voce difforme e con tutti i delegati in ginocchio davanti al leader. Difficile definire un simile partito in normali termini democratici: e dunque perche’ non chiamarlo sbrigativamente fascista, se pensiamo a come Mussolini veniva presentato dai federali del Partito nazionale fascista alle fole adoranti nelle adunate ‘oceaniche’’ in piazza Venezia’’.

 

Pancho Pardi in quel dibattito affermo' che ‘’Usare le parole fascismo e regime a proposito della situazione italiana attuale ha generato e genera sempre facili tendenze all’ equivoco. Dovrebbe essere chiaro che l’ uso di quelle parole non ha funzione analitica ma espressiva’’.

Dopo avere ricordato che Enrico Berlinguer uso’ la parola ‘’regime’’ per qualificare il governo Craxi, Pancho Pardi disse che se quello era regime potra’ a maggior ragione esserlo il governo di Berlusconi. ‘’Basterebbe una ragione sola: per avere reti televisive al suo servizio Craxi aveva bisogno di Berlusconi; Berlusconi ha bisogno solo di se stesso. Dove c’ erano due soggetti (sia pure con una pluralita’ ridotta dal loro essere stretti sodali) ora ne basta uno solo’’.

Pardi affermo’ di preferire il termine ‘’anomalia istituzionale’’  per la presenza al vertice del potere politico di un soggetto in eleggibile divenuto eleggibile solo perche’ eletto. Un soggetto che quando e’ all’ opposizione detiene il controllo di quattro telegiornali su sei e che quando e’ al governo li controlla tutti e sei.

Pardi sostenne che di fascismo si puo’ sospettare e ricordo’ che il cavaliere, gia’ monopolista televisivo ma non ancora politico, dichiarava di appoggiare Fini per la carica di sindaco di Roma, pochissimo tempo dopo che aveva celebrato il 70° della marcia su Roma a piazza Venezia con gagliardetti, camice nere, saluti romani e Eja, eja, alala’!

 

In quel dibattito Paolo Fores D’ Arcais disse ‘’Su fascismo come rischio del berlusconismo qualche fatto recentissimo. Il fascismo fece sparire dai giornali la cronaca nera, i fattacci, i delitti. Il berlusconismo sta realizzando qualcosa di piu’ e di peggio: dai giornali scompariranno tutte le notizie sui crimini di establishment (come e’ noto non si potra’ piu’ parlare dei procedimenti in corso fino a quando arrivano in aula), e anzi su di essi non si potra’ neppure indagare (cioe’ indagare efficacemente), poiche’ sara’ proibito lo strumento fondamentale delle intercettazioni. E scompariranno perfino i corpi di reato (la spazzatura in Campania non e’ affatto un problema risolto, ma e’ scomparso dalla tv, e finito anche in discariche illegali). Dei fattacci, naturalmente, intesi come delitti di Cogne e perugina, e massime ogni crimine commesso da un immigrato, si concionera’ invece a iosa in ogni Porta-a-porta, Vespa-a-vespa, e Mentana-a-mentana, oppio a buon mercato per distrarre gli italiani dai vizi del potere.

Ogni giorno tasselli veri e propri di fascimo si accumulano. A Micromega abbiamo preferito parlare di putinizzazione dell’ Italia, e continueremo a farlo per maniacale rigore filologico, ma e’ evidente che si tratta comunque della forma attuale e italiana di estinzione della democrazia e delle liberta’ liberali’’.

 

Il caso Famiglia Cristiana, secondo Ferruccio De Bortoli ‘’Ha dimostrato ancora una volta che espressioni non secondarie della maggioranza gradiscono una informazione schierata e ancillare e tollerano malamente i media indipendenti; appaiono ogni giorno piu’ refrattari al diritto di cronaca e di critica; scambiano frequentemente domande scomode ed richiamo ai fatti con pregiudiziali posizioni politiche contrarie’’.

Pur ritenendo sproporzionato il richiamo al regime sottolineo un pericolo reale ancora sottotraccia ‘’Quello di un conformismo rassegnato che puo’ trasformarsi in una febbre dell’ informazione, un ritirarsi silenzioso dagli argomenti piu’ spinosi, il comparire di un’ accidia investigativa’’.

 

Al tempo di quel dibattito a mio giudizio si era ancora in una fase di fascismo, regime strisciante, ora la destra, al potere, favorita dal populismo berlusconiano, dall’ idea di putinizzare la nazione, dall’ utilizzare la tv per narcotizzare l’ opinione pubblica con le fiction e poca realta’, con dibattiti urlati e digitalizzati nelle ripetitivita’ di slogan e pensieri deboli, sta passando all’ azione. In questo favorita dalle parole di Berlusconi all’ incontro dei giovani di An sulla memoria del fascismo.

Comunque sempre meglio preoccuparsi che sottovalutare.

E’ necessaria una energica ripresa di iniziativa civile. Bisogna evitare che il popolo italiano si consegni un’ altra volta inerme alla volonta’ di un uomo solo.