Pubblicato in "Osservatorio internazionale  agosto   2010, n 69 ,anno VIII          HOME

 

AISHA,  LA SPOSA BAMBINA DI MAOMETTO

 

 

 Giovanni De Sio Cesari

 

Indice: i fatti  - le valutazioni

 

Spesso  si cita il caso di Aisha che andò sposa a Maometto ad appena 9 anni,  in polemica contro  l’islam, come caso emblematico della sua scarsa considerazione della donna, dell’arretratezza, delle  sue leggi  della asserita barbarie delle sue usanze e tanto altro

Ovviamente pero non si possono giudicare eticamente fatti avvenuti in un contesto sociale cosi diverso dal nostro con  i nostri parametri di giudizio: dal punto di vista storico occorre  innanzi tutto stabilire i fatti e quindi valutarli nell’ottica dei tempi in cui essi si svolsero.

 

I FATTI

Maometto sposò, da giovane la ricca vedova Kadigia più anziana di lui di 14 anni  e finche questa visse non ebbe altre donne: dopo la sua morte invece, avvenuta nel 632, quando aveva  49  anni Maometto, invece, pare preso da un irrefrenabile desiderio e ebbe molti mogli e concubine,  forse 13 donne, ma non si può stabilire  il numero esatto

Fra le mogli la più nota è appunto Aisha che ebbe  poi molta importanza nella stesura dei testi sacri dell’Islam e fu chiamata "Madre dei credenti",( Umm al-Muminīn,) unica figura femminile di una qualche importanza  in tutta la storia dell’Islam.

Della sua vicende,  come di tutte le vicende di Maometto,  abbiamo notizie dagli Hadíth, (racconti ) che furono  tramandati prima oralmente e poi per iscritto .Gli hadith hanno  anche una importanza, spesso decisiva, come fonte delle norme religiose. Volendo fare un paragone potremmo paragonali agli Atti  e alle Epistole degli Apostoli rispetto ai Vangeli: tuttavia mentre le  scritture cristiane sono in realtà pochissime,gli hadith sono migliaia, alcuni ritenuti “forti” ( cioè più attendibili) e altri deboli (meno attendibili): ma  le discussioni sulla loro “forza” sono naturalmente infinte e irrisolvibili e dipendono sostanzialmente dall’orientamento dello studioso. Tuttavia, per quanto riguarda Aisha, a parte alcune  incertezze e imprecisioni,  ci raccontano una storia  che non è messa in discussione

 Aisha (614- 678 d.C) era  figlia del ricco mercante Abu Bakr che  fu il primo (a parte Kadigia ) a credere in  Maometto: fu  il suo primo discepolo,il primo   amico e sostenitore e poi ne divenne anche il primo successore. Dopo la morte di Kadigia ,quando era oltre i 50 anni, Maometto chiese all'amico Abu Bakr in moglie la figlia che aveva appena sei anni:  questi gli obbiettò,pero,  che, poichè c'era un patto di fratellanza fra di loro, allora esisteva  una legame di parentela che rendeva impossibile il matrimonio: nessuna obiezione e nessuna accenno  alla differenza di età.  Maometto gli disse che era consentito: quello che diceva era infallibile perche derivava direttamente da Dio e Abu Bakr non fece nessuna altra obiezione sentendosi altamente onorato della scelta del’ “Rasul ‘allah”  ( inviato di Dio).  Il matrimonio fu consumato  pero quando Aisha divenne  pubere, come era nell’uso  del tempo, alcuni dicono a 9 anni, altri a 11

Un Hadith racconta che Aisha, si portò con se anche  le bambole e quando Maometto  non  stava in casa, faceva venire i suoi coetanei e giocava con essi. Quando  tornava  il Profeta. però,  i bambini avevano soggezione e  si nascondevano: allora il  profeta li richiamava e assisteva ai loro giochi

Quando Aisha era divenuta ormai grande, un giorno, durante un trasferimento, non fu più trovata  più nel campo: dopo  tre giorni riapparve accompagnata da un  giovane su un cammello: raccontò che si era persa nel deserto ed era stata salvata dal giovane. Un pò tutti la sospettarono di tradimento e in particolare il cugino e, in seguito successore di Maometto,   Abī ālib  che insistette  perche il Profeta la ripudiasse per tenere il proprio onore al di sopra di ogni sospetto. Allora  Maometto si ritirò in meditazione e quando ne uscì  proclamò che Dio aveva garantito per la innocenza e fedeltà della moglie: e allora, se perfino Dio garantisce, le male lingue debbono tacere. e Aisha si salvò dalla sorte che sarebbe toccata a un' altra donna che  non avesse avuto la  testimonianza  di Dio.

Quando Aisha aveva 18 anni il profeta mori senza averle dato nessun figlio: ella  gli sopravvisse a lungo, per quasi 50  anni : il successore (califfo) fu prima il padre Bakr  ma dopo due anni mori anche lui e  il califfato passo prima ad altri due eredi e quindi al cugino Ali, colui che la aveva accusata accanitamente di infedeltà .
 Aisha  appoggio contro di  lui una  rivolta: si venne alla battaglia decisiva detta  “del Cammello” perché  ad essa assistette  la stessa Aisha su un baldacchino montato su un cammello (656 d C.). La parte di Aisha fu sconfitta, i capi  rivoltosi furono uccisi: Aisha che aveva allora 42 anni, pero, per il suo grande prestigio personale, essendo stata  la sposa  preferita di Maometto, non fu toccata. Dovette però lasciare ogni  attività politica e passò il resto della sua vita  ( altri 22 anni  ) nella casa del  marito, preso la sua tomba. Però in questo periodo continuò a contribuire, pare grandemente, alla stesura di molti hadith  e anche delle sure del corano: per molti anni infatti era stata  la persona più a diretto contato con il profeta e pare avesse una memoria prodigiosa (non si dimentica quello che  si è appreso nel’adolescenza): ebbe quindi  un posto di grande rilievo  nella stesura dei testi dell’islam e per questo fu detta appunto la “madre dei credenti” un pò quello che è per le genti cristiane la Madonna:  

Questa la incredibile avventura di una bimba data in sposa a un uomo che poteva essere suo padre.

 

 

 LE VALUTAZIONI

La vicenda non va giudicate in  un prospettiva   moderno ma con quella dei  tempi, come dicevamo. Modernamente qualunque padre  che si sentisse richiedere in sposa la figlia di sei  anni da parte di un uomo di 50 prenderebbe a calci l’ignobile pedofilo che correrebbe  il rischio di essere linciato dalla  folla ma allora invece le folle arabe proclamarono Maometto il “messaggero di Dio”  (Rasul ‘allah ) e tuttora quando pronunciano il suo nome aggiungono SallAllahu 'alayhi waSallam" (pace e benedizioni di Dio su di lui) in segno di immenso  rispetto.

 Abu Bakr dovette essere onorato e felicissimo della richiesta e si deve  pensare che il Profeta si sia mosso non  per l’interesse per una piccola bambina, ma proprio  per onorare il suo primo e più grande amico e discepolo al quale doveva moltissimo.

D’altra parte in quei tempi e in molti altri tempi (come nello stesso Occidente  fino all’Ottocento) non si dava importanza alla sessualità femminile ( non tanto  che non la si conoscesse).  Un matrimonio desiderabile  per una fanciulla era quello che avrebbe procurato un buon posto nella società  a lei e ai figli che avrebbe  generato. Allora meglio sposare un uomo importante, non importa se anziano che un giovane qualunque,senza importanza: il primo la avrebbe  innalzata nella società, il secondo solo oppressa di lavoro  

E infatti se Aisha avesse sposato un giovane ed aitante guerriero avrebbe consumato la sua vita nell’accudire i figli e nessuno si sarebbe mai ricordato di lei. Ma sposando il Profeta ebbe un ruolo importantissimo  nella formazione  di uno degli avvenimenti storici più importanti dell’umanità e tuttora il suo nome vien ricordato con rispetto da tanta parte dell’umanità. Dal punto di vista dei suoi tempi Abu Bakr fu buon padre e agi per il bene e l’interesse della figlia e Maometto  ripagò il caro amico del suo debito di riconoscenza onorandone la figlia.

 Se il punto di vista  per giudicare eticamente un avvenimento è quello dei suoi tempi Abu Bakr e Maometto agirono degnamente e giustamente: non possiamo valutarli come un padre degenere che cede la figlia piccoletta a un ignobile pedofilo, come giudicheremmo noi con la moderna sensibilità

 Tuttavia va pure ancor notato una cosa: noi partiamo dall’idea che nel mutamento di tempi mutano pure i parametri di giudizio. Tuttavia questa idea è propria di noi occidentali moderni. Nell’islam fondamentalista ( e anche non fondamentalista) vi è invece l’idea opposta di una immutabilità delle regole sociali : poiche la sharia ( la via) che porta a Dio è stata indicata da Dio stesso essa è eterna, immutabile irreformabile. Ciò che era bene 1500 anni fa lo è tuttora. Allora se Maometto ritenne giusto e dignitoso nella sua maturità a 50 anni sposare  una ragazzina e unirsi a lei appena  appena questa divenne  pubere  allora un fatto del genere è ancora giusto e dignitoso  anche oggi?  

 La nostra sensibilità occidentale lo esclude  in modo assoluto pur  rilevando  che un tempo invece  era possibile. Ma nell’ottica islamica è possibile fare questo ragionamento?

Almeno per molti no: se il profeta ha giudicato qualcosa come lecito e meritorio allora quel fatto lo è ancor tuttora perche la legge divina è sempre  la stessa eterna e immutabile: quindi allora anche oggi è del tutto lecito per un uomo di 50 sposare una ragazzina di 11 anni

 Dal punto di vista rigorosamente   islamico è difficile ragionare diversamente

Il problema dell’islam e proprio tutto qui:   la legge divina va inverata nei tempi come di fatto avviene nel cristianesimo oppure va mantenuta nella sua purezza e interezza come nei primi tempi della predicazione di Maometto ? 

Nel primo caso l’islam si può conciliare con la modernità  e con l’Occidente, nel  secondo caso entra in conflitto insanabile e frontale con la modernità e quindi con l’Occidente